Le api e la loro importanza nell’organismo agricolo biodinamico
di Paolo Pistis
“È così che, come ho già detto, guardando le piante che crescono direttamente sul terreno le vediamo circonfuse e avviluppate dall’elemento astrale, ma sull’albero tale astralità è molto più densa, tanto da poter dire che i nostri alberi sono proprio dei centri di raccolta della sostanza astrale. […] L’albero arricchisce fino a grande distanza l’atmosfera spirituale con l’astralità che ha intorno a sé”.
(Rudolf Steiner, 15 Giugno 1924, Koberwitz , “Impulsi scientifico spirituali per il progresso dell’agricoltura” Editrice Antroposofica)
Siamo abituati ad osservare le piante e a vederle crescere nella parte radicale e nella parte aerea. Non prendiamo in considerazione la vita degli insetti che le circonda e la qualità dell’aria che le avvolge. Generalmente ci accorgiamo degli insetti quando ci possono creare danno nella parte vegetativa, allora la nostra attenzione si porta anche in ciò che avviluppa la pianta e ci poniamo delle domande. In realtà non c’è un confine netto tra la pianta e l’aria che la circonda. Attorno alla pianta ci sono elementi difficili da percepire come ad esempio il biofilm microbico che ricopre le foglie, piccoli insetti non visibili ad occhio nudo, aromi che si dissolvono dai fiori nell’aria formando delle pellicole gassose e mobili, la traspirazione di acqua e di metaboliti secondari che creano uno stato di passaggio tra la pianta vera e propria e l’aria che la circonda. La pianta in condizioni ottimali è circondata da insetti che rilasciano escrementi e sostanze sottilissime nell’aria, modificandone la qualità ed in particolare modificano la qualità dell’azoto dell’aria.
La vita dei piccoli e piccolissimi esseri che circonda la pianta è per Steiner un apporto di forze animali che chiama “elemento astrale”. La qualità dell’elemento astrale è fondamentale per la pianta, è un mezzo di percezione dell’ambiente, è un mezzo di nutrimento attraverso la foglia, il fiore e la corteccia di piccole sostanze infinitesimali di carattere “omeopatico”.
- Steiner vuole suggerire che più è ampio il numero di specie di piccoli animaletti che circonda la pianta e più è di alta qualità l’elemento astrale. Su un albero possiamo avere un milione di insetti tutti diversi uno dall’altro, questa biodiversità permette che vi sia un equilibrio perché ogni insetto ha anche il suo antagonista. Il problema sorge quando abbiamo un milione di insetti tutti uguali, senza il loro antagonista. È a questo punto che sorgono i problemi per l’agricoltore. Si parla allora di astralità di bassa qualità.
Avere questa alta biodiversità di insetti non è così facile. È necessario creare alta biodiversità vegetale e biodiversità di habitat. Creare siepi miste, fasce fiorite e giuste rotazioni e lavorazioni. Creare delle piccole zone umide soprattutto nelle aree dove c’è molta agricoltura intensiva. Generare piccoli luoghi con cespugli con fioriture a scalare e mettere nidi per la diversificazione del mondo degli uccelli. La natura creerà pian piano le giuste relazioni fra tutti questi elementi aumentando la biodiversità di microrganismi e di insetti. Non sempre però è possibile agire in questo modo. Cosa fare dunque?
RINFORZARE LA PRESENZA DELLE API
Un mezzo per compensare in un’azienda agricola biodinamica la mancanza di insetti utili è rinforzare il più possibile la presenza delle api. Infatti esse riescono, attraverso le piccole molecole del veleno che rilasciano durante il volo, a compensare in parte il vuoto biologico lasciato da altri insetti utili. Le api compiono tantissimi chilometri in volo se diamo loro un ambiente sano come sono le aziende agricole biodinamiche.
L’agricoltore biodinamico che segue con diligenza e serietà le linee guida della Demeter Italia, sa che le api sono utili al buon stato sanitario del proprio organismo agricolo. Esse possono essere inserite aumentando il numero di alveari in azienda oppure richiamate con le giuste strategie. Inoltre vanno aiutate e protette inserendo piante erbacee e arbustive mellifere a fioritura scalare, facendo scelte oculate nei sovesci e negli inerbimenti, nelle siepi e nelle aree non produttive. Particolarmente utile è l’importanza dell’inserimento degli alberi perché sono dei veri centri di raccolta di elemento astrale che le api portano ad alta qualità.
L’INSERIMENTO DI ALBERI
Sarà utile inserire alberi come: Prunus cerasifera, Quercus L., Celtis L., Malus Miller, Salix L., Populus L. e altri, sia per il nettare che per il polline. È importante avere cura che questi alberi possano svilupparsi liberamente nel corso degli anni. L’albero è una vera propria antenna che attira a sé molte forze vitali e rilascia energie astrali molto utili per l’agroecosistema. Le api faranno da ponte aereo da albero ad albero migliorando la qualità “spirituale” nell’organismo agricolo biodinamico. I vantaggi non tarderanno ad arrivare e si comincerà ad accorgersi che le infestazioni di insetti dannosi saranno sempre minori.