La fertilità del terreno è la chiave
Un elemento fondamentale dell’agricoltura biodinamica è la rigenerazione del terreno, che costituisce la base per ottenere i migliori risultati per il nostro cibo, la nostra salute e quella del pianeta Terra.
Siamo convinti che le piante diano il meglio, offrendo cibo di qualità, in un terreno vivo in cui lo strato di humus è ricco e nutriente. Quest’ultimo rappresenta una fonte di nutrienti per le piante; regola l’equilibrio dell’aria e del calore del terreno e inoltre sequestra la CO2. Svolge, quindi, un ruolo molto importante anche per quel che riguarda il clima.
L’importanza della fertilità del terreno

Ricambiamo i doni del nostro suolo
I preparati biodinamici, il compost e le rotazioni di colture diverse assicurano che al terreno venga restituito più di quanto si sottrae durante la coltivazione. Mantenendo e, soprattutto, aumentando la fertilità del terreno, riusciamo ad avere un impatto reale sulla crisi climatica e, quindi, sul futuro dei nostri alimenti, delle nostre piante e dei nostri animali nel lungo periodo. Dobbiamo considerare che il suolo è una risorsa limitata e che noi, in quanto esseri umani, abbiamo su di esso l’impatto maggiore: da ciò deriva la più grande responsabilità.
Metodi biodinamici per la fertilità del terreno
I danni causati dall’agricoltura convenzionale
L’uso di macchinari pesanti, la mancanza di rotazione delle colture, i fertilizzanti e i trattamenti sintetici, l’erosione, la coltivazione e la speculazione hanno conseguenze enormi sul suolo: lo erodono, ne riducono la fertilità e rilasciano carbonio nell’atmosfera. Tutti noi calpestiamo il suolo, in senso letterale e figurato, generando effetti negativi su vasta scala. L’agricoltura convenzionale prevede il disboscamento di vaste aree, contribuendo così all’erosione e all’impoverimento dell’humus. Un’infinita avidità ha trattato il suolo come un luogo di estrazione.
Noi nutriamo e curiamo il terreno. Con letame bovino, non con prodotti di sintesi
In Demeter crediamo nel ripristino e nella rigenerazione del terreno. Comprendiamo e diamo valore al fatto che il terreno è un “essere vivente” e i nostri agricoltori e coltivatori ne hanno quotidiana esperienza nell’ambito del loro processo di produzione di cibo nutriente.
Ci prendiamo cura del terreno: con il letame, non con prodotti chimici di sintesi . Questo favorisce la formazione dell’humus, lo strato del suolo ricco di sostanze nutritive, essenziale per la crescita sana delle piante e per sequestrare la CO2. Il nostro utilizzo esclusivo di preparati biodinamici favorisce , inoltre, i processi metabolici del terreno, aiutando le piante a crescere forti e sane. Scopri di più su come gli agricoltori Demeter lavorano con preparati biodinamici per migliorare e nutrire il terreno.
La rotazione delle colture per rivitalizzare il terreno
La rotazione delle colture prevede che in uno stesso campo vengano coltivate, a rotazione regolare, diverse colture.. Mentre alcune sottraggono nutrienti al terreno, altre li re-immettono in esso. Questo ci permette di coltivare senza utilizzare fertilizzanti chimici sintetici. Inoltre, il terreno rimane sano e si forma l’humus, importante per il clima.
Un terreno fertile, sano e vitale è fondamentale per affrontare le sfide sociali ed ecologiche di oggi: cambiamenti climatici, desertificazione e degrado ambientale. La cura del terreno contribuisce anche all’approvvigionamento di alimenti sani e di acqua pulita e protegge la biodiversità. Ecco perché una strategia agricola orientata al futuro deve essere incentrata sulla protezione e sulla rigenerazione di un terreno sano.
Connessione tra terreno e clima
Gli agricoltori Demeter e quelli biologici dimostrano da tempo, in modo economicamente sostenibile, che è possibile coltivare il terreno in modo che rimanga fertile e vitale, continuando a dare raccolti sani. Le rotazioni delle colture, l’assenza di pesticidi di sintesi e la concimazione a risparmio idrico, consentono una gestione sostenibile del suolo che protegge il clima, l’ambiente, la biodiversità e l’acqua, producendo al contempo alimenti sani.
Il suolo, “mangiatore” di CO2
Proteggere il suolo significa proteggere il clima
Al di là del fatto che l’humus (terreno sano) costituisce la base per una produzione alimentare sostenibile, esiste anche una complessa relazione tra terreno e clima.
Da un lato, il cambiamento climatico ha un impatto sul suolo collegato alle precipitazioni abbondanti o alla siccità. La presenza dell’humus contribuisce alla stabilità del terreno, perché ne impedisce il dilavamento in caso di forti piogge e consente un maggiore immagazzinamento d’acqua per far fronte ai periodi di siccità. Funziona anche come una sorta di condizionatore d’aria: immagazzinando acqua per le piante, il terreno regola l’evaporazione, controllando così il microclima locale. L’esempio più evidente a tal riguardo è il terreno impermeabilizzato delle città, che in estate hanno una temperatura sensibilmente più alta di quella .
L’humus protegge attivamente il nostro clima. I terreni ricchi di humus legano molto materiale organico e fungono da serbatoio di CO2. Proteggendo il terreno, proteggiamo direttamente il clima. Dopo gli oceani, il terreno è il secondo più grande serbatoio di CO2 – o riserva di CO2 – sulla Terra! I terreni di tutto il mondo contengono una quantità di carbonio pari a quella delle piante e dell’atmosfera messe insieme, quindi più carbonio riusciamo a immagazzinare nel terreno, meglio è per il clima e per tutta la vita sulla Terra.
I terreni sani e ricchi di humus sono la più grande riserva terrestre di carbonio e, allo stesso tempo, una delle più importanti fonti naturali di CO2 nell’atmosfera. Ciò rende la materia organica del terreno importante non solo per la sua fertilità, ma anche come trasportatore di gas a effetto serra per il cambiamento climatico.
Anche l’approvvigionamento idrico è influenzato dalla qualità del terreno. Con un accumulo mirato di humus organico, si contribuisce alla stabilità del terreno, in modo da ridurre il dilavamento del terriccio durante le forti piogge e immagazzinare più acqua nei periodi di siccità.
La qualità dell’acqua e la fertilità del terreno sono due aspetti strettamente collegati
L’agricoltura biodinamica prevede che gli agricoltori utilizzino metodi che preservano le risorse naturali, comprese le acque di falda. I terreni coltivati in modo biodinamico non sono inquinati da pesticidi chimici sintetici e gli agricoltori Demeter allevano un numero inferiore di animali su una superficie più ampia rispetto all’agricoltura convenzionale. Ciò comporta un minore inquinamento da nitrati del terreno e dell’acqua. Il terreno disponibile è, quindi, in grado di assorbire efficacemente il letame animale e di creare, a sua volta, un prezioso humus. L’accumulo di questo humus organico è fondamentale per stabilizzare il terreno e, di conseguenza, aiuta il terriccio a non lavarsi in caso di forti piogge. Inoltre, consente di immagazzinare più acqua nel terreno per far fronte ai periodi di siccità, permettendo alle piante e alle colture di essere più resistenti in caso di condizioni climatiche estreme.
Il terreno filtra, inoltre, l’acqua piovana e l’humus ivi presente lega i nutrienti e ne impedisce la diffusione nelle falde acquifere.
