
28 maggio 2023, giornata mondiale della biodinamica
Ogni anno, in concomitanza con la domenica di Pentecoste, celebriamo la Giornata Mondiale della Biodinamica. Una giornata importante per ricordare il lavoro virtuoso degli agricoltori biodinamici e che quest’anno ha un significato ancora più speciale perché ci accompagna verso le celebrazioni dei cento anni dal Corso di Agricoltura di Steiner, in programma per il 2024. È il momento giusto per riflettere sulla pratica quasi centenaria dell’agricoltura biodinamica e per ringraziare i nostri agricoltori per il loro lavoro quotidiano. Sono loro la migliore ispirazione per un cambiamento pratico e positivo a fronte delle sfide che riguardano tutto il mondo.
I nostri agricoltori prima di tutto
Nelle intenzioni profonde della Giornata Mondiale della Biodinamica c’è dunque un omaggio a coloro che lavorano instancabilmente per coltivare e produrre cibo buono nel rispetto degli animali, delle piante e del suolo. Il loro lavoro va ben oltre un’idea di agricoltura in senso stretto e si assume la responsabilità di prendersi cura anche dell’ambiente che li circonda. In agricoltura biodinamica coltivare significa interagire con la natura, lavorare a stretto contatto con essa, nutrirla con lo stesso impegno con cui lei ci nutre. Gli agricoltori hanno quindi una responsabilità molto più ampia che richiede sviluppo e dedizione costanti.
Quando Rudolf Steiner tenne le sue otto lezioni, proprio durante i giorni di Pentecoste del 1924, sull’idea di rinnovamento dell’agricoltura, in seguito pubblicate come Corso di Agricoltura*, parlò di saggezza contadina riconoscendo la profonda capacità di comprensione degli agricoltori. A suo parere, gli agricoltori conoscono ciò che funziona meglio per le loro aziende, sanno quali pratiche applicare e quali cambiamenti apportare. Sono conoscenze acquisite attraverso l’esperienza e la ricerca di un miglioramento costante, una consapevolezza che li motiva e consente loro di fare scelte informate.
Lo sviluppo non è un fiume tranquillo
La crescita umana è al centro dell’agricoltura biodinamica insieme allo sviluppo vegetale e animale. Uno sviluppo costante che non è mai un fiume tranquillo. È piuttosto un percorso roccioso con ostacoli da superare e nuovi percorsi da trovare. L’agricoltura è piena di sfide che richiedono perseveranza e determinazione, perché quando si lavora con la natura c’è sempre una componente sconosciuta che deve essere abbracciata per sviluppare una connessione in tutto il suo potenziale. È questo percorso tortuoso che motiva gli agricoltori a crescere e conferisce loro una competenza preziosa.
Fare la differenza è possibile
Gli agricoltori biodinamici sono un esempio per tutti. Mostrano come la passione, la determinazione e lo sviluppo consentano di prendersi cura del pianeta, di contribuire a qualcosa di molto più ampio del loro lavoro quotidiano. La visione dell’agricoltura biodinamica sostiene una collaborazione continua e in costante evoluzione tra gli esseri umani e la natura, in cui entrambe le parti possono prosperare. Data l’attuale crisi climatica, non possiamo permetterci di compromettere il benessere del nostro ambiente e i nostri agricoltori sono ben consapevoli dell’importanza di condividere questa responsabilità per la protezione del pianeta.
Ci auguriamo che la Giornata Mondiale della Biodinamica vi ispiri a lottare per ciò in cui credete, a proteggere la natura, a lavorare per un cambiamento positivo nel mondo e a credere nella vostra capacità di superare le sfide. È nella passione e nella determinazione che possiamo trovare la forza necessaria per affrontare le sfide contemporanee.