Il nuovo Consiglio di Amministrazione di Demeter
di Alois Lageder
Sabato scorso si è tenuta l’assemblea dei soci dell’Associazione Demeter Italia durante la quale è stato eletto il nuovo Consiglio di Amministrazione. Si trattava della prima elezione fatta con le regole definite nel nuovo Statuto che differisce dal precedente per 2 aspetti sostanziali: in primo luogo il fatto che, essendo Demeter un’associazione di produttori, gli eletti devono rappresentare per la maggioranza questa categoria. Infatti dei sette consiglieri eletti, sei sono espressione di aziende agricole e uno rappresenta i trasformatori, distributori e altri soci. In secondo luogo, il sistema delle preferenze è stato modificato: mentre prima erano 7 le preferenze esprimibili oggi sono solo 4, creando in questo modo un sistema più democratico che lascia spazio ad una eventuale minoranza di essere rappresentata.
Per quanto riguarda i nomi degli eletti, oltre a me, il consiglio è composto da: Enrico Amico, Carlo Triarico, Elisabetta Foradori, Domenico Di Ciero, Dino Mellano e Antonino Anastasi. Come potete constatare la compagine è in continuità con quella precedente, segno che il lavoro svolto nello scorso triennio è stato apprezzato dalla maggior parte degli associati. Inoltre i consiglieri sono rappresentativi non solo dei diversi settori colturali (viticoltura, zootecnia, ortofrutta, cerealicoltura,…) ma anche delle varie regioni italiane, dal Nord al Sud.
Il primo obiettivo che, secondo me, questo nuovo consiglio deve perseguire è quello di dotare la struttura organizzativa di una figura professionale con competenze manageriali che possa svolgere il ruolo di direttore dell’Associazione. Questo manager dovrà essere in grado di velocizzare il processo di sviluppo intrapreso, gestendo e coordinando le varie attività di Demeter, incluse quelle che vengono realizzate insieme all’Associazione per l’agricoltura biodinamica. L’idea è quella, in futuro, di unire gli uffici delle due associazioni che in questi ultimi anni hanno lavorato realizzando una intensa e proficua collaborazione. Le due sfere, quella giuridica e quella culturale, devono sì mantenersi distinte, ma devono funzionare in sintonia, e un direttore potrà essere un garante per realizzare questa unione.
Oltre a questo obiettivo di tipo organizzativo, il Coniglio dovrà focalizzare i suoi sforzi verso 2 direttrici prioritarie, già avviate nello scorso triennio: da un lato puntare sulla formazione dei tecnici, dall’altro sulla qualificazione dei soci. Sono due aspetti correlati, perché tecnici preparati possono supportare efficacemente la crescita e il miglioramento delle aziende agricole, in ottica di un miglioramento sia dei terreni e che delle conoscenze e delle applicazioni del metodo biodinamico. E di questo c’è un forte bisogno, visto il crescente numero di aziende che si stanno interessando alla biodinamica.
Aggiungo infine che il nuovo consiglio dovrà continuare ad impegnarsi a portare avanti forti azioni di Politica del marchio Demeter per contrastare l‘interesse di creare nuovi marchi simili e mantenere sempre alta l’attenzione sul lavoro di lobby per neutralizzare gli infondati attacchi che il metodo biodinamico, anche recentemente, sta ricevendo.